Sono passati quasi vent'anni dalla prima volta che ho percorso la Rava del Ferro in condizioni invernali. Dopo fu il turno della Vespa, quindi il Canalino Intermedio. Non nascondo che quest'ultima via è la mia preferita, soprattutto da risalire con piccozza e ramponi: la presenza di alcune strettoie e di brevi tratti sui 40-45 gradi la rendono molto più intrigante delle altre. Alle 06:00 in punto raggiungiamo la zona di Lama Bianca; per scaldarci un po' ed evitare di partire subito in salita (ripida!) decidiamo di parcheggiare un po' prima della fine della strada ad una quota di 1450 metri. Ci prepariamo e alle 06:20 diamo inizio alle danze.
In breve attacchiamo la Rava del Ferro. Un camoscio, poco sotto di noi, saluta il nostro cammino…
Il tratto iniziale si presenta sgombro da neve, le prime chiazze fanno la loro comparsa dopo la strettoia… A circa 1800 metri il manto si fa uniforme e compatto. Ecco la prima sorpresa! I giorni scorsi sono stati decisamente caldi, la temperatura dell'aria in partenza era di 11°, eppure la neve è durissima… Non ci pensiamo un attimo: sosta per calzare i ramponi e prendere la piccozza.
Arrivati ad un'altezza di 1950 metri, si giunge ad un bivio posto sulla base di uno sperone roccioso. Se si prosegue a sinistra si continua per la Rava del Ferro, se si va dritti si risale il Canalino. Come detto, optiamo per il Canalino. Questa via presenta uno sviluppo di 700 metri di dislivello che vengono coperti in appena un chilometro per una pendenza media di 35° ed una pendenza massima di 45° (brevi tratti).
Si parte subito con un bel tratto ripido… la neve tiene benissimo e salire è un vero spasso… Loris ha già esperienza su questo genere di salite, Marco è alla sua prima con i ramponi su simili pendenze… Decisamente un bel battesimo!
Procediamo con andatura tranquilla ma molto costante. Ci gustiamo l'ambiente strepitoso e il panorama, prendendoci del tempo per le foto e per condividere le impressioni della scalata. Dopo una prima strettoia ripida, la salita diminuisce e il canale si allarga…
L'illusione svanisce presto; il Canalino torna, subito, ad impennarsi notevolmente… D'altra parte siamo venuti qui per questo!
Nella parte alta inizia a soffiare un gran vento… Guardando ad est, di fronte a noi, lungo la direzione di salita, fanno la loro comparsa i primi raggi di sole. L'uscita è vicina…
In pochi minuti raggiungiamo la quota di 2650 metri che pone fine alla nostra salita e ci immette nell'altopiano tra il Pescofalcone e il Monte Amaro.
Alle 10:15 raggiungiamo i 2793 metri del Monte Amaro! Il forte vento ci impedisce di scattarci una foto di gruppo (la macchinetta volava via…), così ne scattiamo tre a coppie:
Dopo una meritata pausa pranzo, rigorosamente all'interno del bivacco Pelino (causa dio Eolo), prendiamo la via del ritorno alle 11:15.
Ci dirigiamo verso la Rava del Ferro… le temperature si sono alzate ma continuiamo a scendere con i ramponi perché la neve conserva una buona consistenza… la discesa prosegue libera e spensierata in un ambiente superbo…
Nella parte bassa del Ferro, al riparo dal vento, inizia davvero a fare caldo. Ci fermiamo un attimo per rinfrescarci…
Siamo agli sgoccioli di questa bellissima avventura fatta di ambienti stratosferici, neve meravigliosa, tempo splendido… Alle 13:20 concludiamo la nostra escursione riassunta nelle solite elaborazioni.
Doverosi i complimenti e i ringraziamenti ai miei due compagni di viaggio per lo spirito, la tenacia e la fiducia accordatami. Chi conosce la Maiella e il Monte Amaro sa bene che raggiungere la sua cima da questo versante significa confrontarsi con dislivelli significativi e pendenze importanti. Sicuramente non da tutti, specie in condizioni invernali. Davvero bravi, soprattutto Marco, alla sua "prima" invernale...