Cinque camosci ed un’amica sono sufficienti per creare le condizioni giuste affinché oggi sia davvero una bella giornata.
Marco, Alfredo, Simonetta, Giustino, Manlio e Selene compongono la squadra che oggi salirà sul M. Sirente (da Rovere).
Parcheggiamo le auto vicino il cimitero di Rovere e una volta terminati gli ultimi preparativi, partiamo per l’escursione. Sono le 7.40. Appena il sentiero comincia a salire i panorami cominciano a scoprirsi e cosi diventa ben visibile davanti a noi il M. Magnola con i suoi impianti sciistici (Ovindoli).
Ci addentriamo sempre di più nel bosco, tipico di queste quote, tramite il sentiero che percorre tutta la cresta da NO verso SE e che ci porterà fino in vetta.
Come al solito Simonetta ingrana la marcia e comincia a farci mangiare la polvere….
Sono le ore 9.00 e decidiamo di deviare leggermente la nostra via per visitare un magico rifugio chiamato “La Vecchia”. Si trova in località Mandra Murata ad una quota di circa 1900 mt.
Simonetta è come Zorro….deve lasciare la firma…
Il sole scalda l’aria…..E’ primavera….. e i crochi sbucano fuori come dei crochi e i prati diventano enormi distese viola colore dei crochi…
Ma a primavera si sciolgono anche le nevi e anche noi, come accade sulle Alpi, facciamo ritrovamenti archeologici del secondo paleolitico o quasi mesozoico….
Riprendiamo a salire fino ad arrivare finalmente in cresta. Ma la vetta è ancora distante.
La cresta rappresenta la linea di demarcazione di due ambienti completamente diversi.
Il versante Ovest degrada dolcemente con vaste praterie d’alta quota...
Il versante Est invece è un susseguirsi di spettacolari e selvaggi balzi rocciosi spesso interrotti da splendidi canali che ricadono a precipizio dove la neve è ancora piuttosto presente.
Però ormai manca davvero poco.. gli ultimi passi in salita sulla neve e……
Finalmente in vetta!!! Sono le 11.45 e la foto di gruppo non può mancare.
Il panorama merita uno sguardo a 360° ma un venticello a dir poco fastidioso ci invita a riscendere e a trovare più giù un posto dove fare un pit-stop mangereccio.
Scendiamo felici e contenti ma le insidie della montagna non vanno mai sottovalutate… ecco perché è sempre meglio affidarsi a professionisti in grado di toglierci dai guai nel caso ci fossero…
Zigzagando tra un croco e un altro….scendiamo a valle…
Il vento soffia forte da tutti i lati...non troviamo un posto decente per ripararci...ci tocca superare anche ostacoli difficili...salti...paretine rocciose… ma noi abbiamo LUI! Il nostro RESCUEMAN!!!
Finalmente depositiamo i nostri corpi su delle rocce più o meno comode e mangiamo!
Purtroppo non mangiamo soltanto… ma qualcuno beve pure… assaggia questo, assaggia questaltro, questo l’ha fatto mia mamma, questo l’ho preso in trentino … e così…...Parte l’ottantaduesima edizione del festival di Sanremo…….
In queste condizioni è difficile ripartire...ma il nostro amato ed unico RESCUEMAN ci toglie da ogni guaio….
Ormai ci siamo quasi...si intravede il paesino di Rovere...scendiamo tranquillamente con il corpo leggero… e la testa pesante…
E c’è ancora qualcuno che pensa di stare bene…..