03-06-2016 Monte QuegliaE' un bel venerdì di Giugno, così come ci si aspetta: nuvoloni scuri e minacciosi, aria di pioggia e vento semi caldo
Alle 08:00 circa, partiamo dalle ultime case del paese di Corvara (PE), saliamo delle scale di pietra ed in pochi minuti siamo in cresta.
L'obiettivo di oggi, oltre a salire sul Monte Queglia, è anche quello di trovare delle pareti rocciose da poter utilizzare per qualche esercitazione. Per questo motivo andiamo da una parte all'altra della cresta come una serpe che ha perso la coda
.Oltrepassiamo la vetta (senza salirci sopra), superiamo un pezzo di bosco e proseguiamo la cavalcata.
Ci divertiamo ad affrontare dei passaggetti di I grado, a volte anche esposti, che ci accompagnano fino alla fine della cresta.
Per velocizzare le operazioni di rientro, scegliamo di prendere il sentiero che passa appena sotto la cresta, in mezzo alle ginestre.
Da questo sentiero è possibile ammirare le famose "zebra rock", delle imponenti pareti tutt'oggi inviolate.
Stavolta raggiungiamo la cima del Monte Queglia (995 mt) e ci facciamo una foto in posizione da quaglia.
Alle 11:00 scarse siamo di nuovo al paese.
Viva la montagna e chi la rispetta!
11-06-2016 Alla ricerca delle pareti del Monte QuegliaOggi abbiamo intenzione di trovare le pareti d'arrampicata sulla parete Est del Monte Queglia. Dal paese di Pescosansonesco Nuovo, seguiamo le indicazioni per il ristorante "Rifugio Valle Grande". Poco dopo aver superato il ristorante, lasciamo la macchina nel grande parcheggio dell'eliporto sulla destra, dove ci accoglie una grande statua di Gesù.
Indossiamo gli scarponi, usciamo dal parcheggio, seguiamo la strada in salita (verso destra) e subito prendiamo la sterrata sulla sinistra (oggi ricoperta di fratte). La traccia è segnata con dei bolli rossi
.Si lascia la sterrata e si prosegue a destra
per ghiaioni e per tratti scoscesi
(sempre seguendo i bolli rossi), fino ad arrivare ad una sosta che segna l'inizio delle vie d'arrampicata.
Riscendiamo con attenzione dalla stessa via di salita, e più giù ci accorgiamo di un bivio dove parte un'altra traccia di sentiero anch'essa segnata dai bolli rossi.
Curiosi come delle ciacciacole, seguiamo questa traccia e troviamo una grotta che dovrebbe essere la Grotta del Diavolo
(ma non ci metto la mano sul fuoco).
Ci addentriamo nella grotta fino a quando i nostri occhi ci permettono di vedere nel buio. In pratica facciamo due metri, la strada sufficiente per disturbare il riposo di due pipistrelli che volano via insultandoci come non mai...
In scioltezza torniamo al parcheggio e ci rifocilliamo in paese.
Viva la montagna e chi la esplora!
12-06-2016 Cello TorreLa giornata minaccia pioggia, ma prima che l'acqua ci bagni, proviamo a scalare il "Cello Torre", uno sperone roccioso che sorge nel cuore dei Merletti di Villa Celiera.
Formiamo due cordate: Puzzola e Saponetta, Terminator e Trombetta. Il primo tiro lo affrontiamo con la tecnica dello "scimmione di montagna", cioè attaccandoci agli alberi.
Dopo l'alberello, superiamo in agilità un caminetto abbastanza sfasciato.
Su una comoda traccia, aggiriamo il torrione e riprendiamo la scalata. Ci troviamo prima di fronte della roccia sporca (con un leggero strato di fango)
e poi un fitto strato di vegetazione
.Usciamo in un forcellino panoramico e superiamo l'ultimo passaggio (esposto) per conquistare la cima.
Ora bisogna scendere il più velocemente possibile perchè le nuvole incombono.
Per guadagnare tempo mi faccio scarrucolare dal Presidente
,che scende in corda doppia con il martello da carpentiere bene in vista
Felici per la divertente arrampicata torniamo all'auto con la gola secca.
Viva la montagna e chi la scala!