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18-06-2016 Due Camosci sotto il Dente del Lupo
Dal parcheggio antistante il Rifugio “Fonte Vetica”, ci incamminiamo lungo il trafficato sentiero che porta sul Monte Camicia, che percorreremo fino all’incrocio con quello proveniente dal Monte Tremoggia.
Siamo in due, io (Terminator) ed il segretario (Marco alias Trombetta) e l’intenzione è piuttosto bellicosa, cioè quella di raggiungere la base del famoso “Dente del Lupo”.



Poco prima che il sentiero si interseca con quello del Tremoggia, decidiamo di risalire, a vista, il ripido pendio fino a raggiungere l’affilata cresta che sovrasta la parete nord.  





Bastano pochi minuti per individuare un omino in pietra che indica il punto esatto da dove iniziare la discesa.



Scendiamo per qualche decina di metri lungo il ripido tratto erboso fino a raggiungere una traccia che ci indirizza verso una parete rocciosa, che costeggiamo sulla sinistra per tutta la sua lunghezza.



Terminata la parete, alcuni grossolani segnali di colore rosso indicano di proseguire a mezzacosta indirizzandoci verso uno sperone roccioso con sopra una vistosa scritta “Lucky” ed una freccia che dirige verso sinistra.





Nessuna sorpresa, avevamo già valutato la possibilità che il canale potesse essere ancora carico di neve; infatti, come solito fare in questi periodi, i ramponi sono sempre nello zaino pronti a fare il proprio dovere.



  
Il canale conduce direttamente sulla Forchetta di Penne; ormai siamo alla base del Dente del Lupo





Attraversiamo la cresta della Forchetta di Penne fino a raggiungere un omino di pietra poi, tenendoci sulla destra  a ridosso della bastionata del “dente”, percorriamo una scomoda pietraia, dapprima in piano e poi in ripida discesa fino a raggiungere la base di un canale che risaliamo per un breve tratto fin quando, alzando lo sguardo, notiamo due corde fisse che scendono dall’alto.







Ci soffermiamo alla base del nostro obiettivo valutando ogni minimo particolare per la futura ascensione in vetta. L’ambiente è selvaggio, il paesaggio intorno è a dir poco fantastico ma la roccia non è delle migliori, anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, fa schifo.



Ripercorriamo lo stesso itinerario usato per la discesa raggiungendo la sommità delle balconate in poco meno di un’ora.









Qualche foto panoramica verso la cima del Corno Grande e del Monte Prena.







Deviamo sul sentiero che porta sul Monte Tremoggia; è tanto che non mettiamo piede su quella cima ed oggi è l’occasione giusta per poterlo fare.



Una panoramica del “Dente del Lupo”.



La rituale foto con la nostra bandiera sulla vetta del Tremoggia.



L’ambiente circostante è affollato di camosci.



Raggiungiamo la sella che divide il Tremoggia dal Monte Siella poi, seguendo la traccia ben segnalata, ci avviamo verso Fonte Vetica.







Non è finita, abbiamo fatto solo il 50% di ciò che avevamo in mente,  ora che abbiamo le idee chiare su come arrivare sotto il Dente del Lupo percorrendo la via più breve e comoda, bisogna decidere quando tornare alla carica per provare ad arrampicarci sopra.   



Viva la montagna e chi la rispetta!

Relazione scritta da Alessandro

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Articolo del 21 Jul 2016 by Marco
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