19 marzo 2017, parcheggiata l’auto lungo la SS 17 bis, ci incamminiamo verso il rifugio Ricotta, distante poche centinaia di metri dal punto di partenza, per poi proseguire verso la Vallestrina. Non abbiamo ancora deciso quale sarà l’obiettivo di oggi, unica cosa certa è quella di percorrere la valle sunnominata per tutta la sua lunghezza e poi vedere il da farsi.





La valle sale dolcemente senza rilevanti pendenze e le perfette condizioni della neve facilitano la nostra passeggiata.







Sulla nostra sinistra il Monte Meta.



In un’ora e trenta di cammino raggiungiamo la parte terminale della valle.





A questo punto non resta che decidere il da farsi; proseguendo dritti in poco meno di due ore dovremmo essere sul Monte Cappucciata mentre, svoltando verso la nostra sinistra, abbiamo il Monte Meta che ci aspetta.
Dopo una rapida consultazione ci incamminiamo verso la cresta che porta al Monte Meta.







Raggiungiamo la base del tratto roccioso che conduce in vetta.



Facili e divertenti passaggi su roccia, protetti da una grossolana corda fissa, conducono sulla cima.





Alle 11:55 siamo sulla vetta del Monte Meta (mt. 1784).



Affrontiamo il ripido pendio fino a raggiungere la sella sottostante che divide il Monte Meta con la Cima delle Scalate.



Di nuovo in salita verso la seconda vetta della giornata.



Finalmente sulla Cima della Scalate (mt. 1.765).



Uno sguardo panoramico verso la piana del Voltigno e sullo sfondo la catena della Majella.



Un buon caffè fatto dal nostro barman Giustino Pardi, alias GPS Tell.



Dopo la prolungata pausa, ci mettiamo di nuovo in cammino lungo il facile pendio che ci riporterà al rifugio Ricotta.







Riallacciamo il sentiero percorso all’andata.



Alle 14:00 in punto siamo di nuovo al punto di partenza.




Viva la montagna e chi la rispetta!



Relazione a cura di Alessandro