Ore 06:20, piazzale di Campo Imperatore.
I soliti due svitati, a distanza di una settimana, ci riprovano.
Il percorso è il medesimo di quello della settimana precedente.
Indico la via: “Bisogna ascendere proprio sopra quel culmine”.
Al contrario del giorno del tentativo non riuscito oggi è proprio una fantastica giornata.
È Talmente limpido che si vede il mare.
La rampetta che porta all’attacco.
Ore 08:00 si parte.
Il primo tiro è un bel III con alcuni chiodi.
Er Monnezza lo strecciatore di corde.
Si segue bene o male il filo di cresta fin quando questo strapiomba (il naso) quindi ci si porta in leggera discesa sulla sinistra e si risale un largo diedro di III e IV ben chiodato.
L’uscita sulla stretta cengia è un po' bastarda, bisogna stare attenti affinchè non si sbattano i denti.
Manlio vieni, vieni, ora rido io!
Sempre dritti per rocce rotte fino a rimontare il “naso”.
Siamo al passaggio chiave della via: un diedrino/fessura mezzo obliquo, delinquente, fetente, maledetto, abbotta occhi!
Amico tocca a te. Stupiscimi!
Un piccolo passaggio espostissimo che serve per riportarci sul filo di cresta.
Il filo di cresta.
Il bivacco Bafile come non l’abbiamo mai visto!
Solida sosta a spit.
Ora si procede più facilmente sul III.
Yuhhuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!!
La pendenza si riduce e si scoprono le creste.
Autoscatto pre vetta.
Amico vai da primo, fammi sognare!
Ore 11:00 Vetta Occidentale (2912m).
Foto al panorama e poi giù verso l’infinito ed oltre.
Percorriamo la cresta SO.
Piccola pausa pranzo alla Sella del Brecciaio.
Ultimi passi prima del capolinea.
Ore 13:10, siamo di nuovo all’automobile.
Anche se è la settecento sessantaquattresima volta che compio questa ascesa è sempre molto bella e di soddisfazione.
W LA MONTAGNA E CHI LA RISPETTA!