Verso le 05:00 arriviamo ad Uyuni. Ci viene a prendere un tizio che con un "jeepone" ci porta in una caffetteria dove aspettiamo che faccia giorno facendo un'ottima colazione. Quando il sole scalda l'aria, passeggiamo per la città.
A quest'ora del mattino, con le strade larghe e deserte, mi sembra di essere in una città di "Ken il Guerriero".
Alle 10:00, conosciamo il nostro autista/guida Miguel che carica i bagagli sul tetto del "jeepone".
Saliamo anche noi e si parte!
Come prima tappa visitiamo il cimitero dei treni, appena fuori città.
Praticamente tutti i vecchi treni e locomotive che un tempo collegavano Uyuni al resto del mondo e venivano anche utilizzati per il trasporto di minerali, sono stati "parcheggiati" in quest'area desertica e lasciati al loro destino.
Al giorno d'oggi i turisti come noi si divertono a fare foto a questi ferri vecchi... Scherzi a parte, questo cimitero è un vero pezzo di storia.
Come seconda tappa andiamo in un paesino alle porte del Salar dove compriamo dei bei ricordini di sale e pranziamo (fettine di vacca, patate lesse, pomodori, insalata, banane, coca cola).
Poi finalmente entriamo nel deserto, un'immensa distesa di sale che sembra non avere fine. Ci fermiamo in un punto dove ci sono delle risorgive. Praticamente dei buchi nel sale dove "rivolle" (gorgheggia) l'acqua.
Passiamo di fronte al monumento in onore del Dakar.
Visitiamo un albergo-ristorante fatto interamente di sale. All'esterno sono presenti tante bandiere, a saperlo portavamo la nostra bandiera dei Camosci!
Ci addentriamo nel medio Salar, dove sembra davvero di essere in un altro mondo.
Facciamo alcune foto giocando con la prospettiva.
Visitiamo l'isola di Incahuasi, un lembo di terra, nel bel mezzo del deserto di sale, piena di cactus.
In genere, sulle nostre montagne, Simonetta abbraccia gli alberi per sentire l'energia che sprigionano. Qui, in mancanza di alberi, abbraccia i cactus per farsi una seduta di agopuntura gratuita
Ci facciamo una foto nel punto più alto dell'isola "Plaza 1° de Agosto". Se qualcuno manda una cartolina a questo indirizzo, arriverà?
Con molta sorpesa, in discesa, incontriamo una sottospecie di coniglio che poi scopriremo essere una viscaccia.
All'imbrunire ci rechiamo in uno stupendo albergo di sale: "Alojamento Magia del Salar".
Il Presidente sembra avere la dinamite nelle gambe e con uno scatto vorrebbe attraversare il deserto a piedi!
La sera ci deliziamo con una delle migliori cene di tutto il viaggio: zuppa di verdure, bistecche di lama, salsiccione (tipo wurstel), patate fritte, banane fritte, pomodori, pane e acqua. A panza piena andiamo a riposare, domani ci aspettano le lagune.
Viva il deserto di sale e chi lo rispetta!