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23-07-2017 Monte Amaro (via delle creste)
Oggi sono solo e vorrei fare un percorso che ho in mente da un bel pò di tempo: le creste di Monte Amaro salendo a Cima Tarì dal vallone di Santo Spirito. Parto alle 06:35 dalle Gole di Fara San Martino.



Dopo aver superato il Monastero di San Martino in Valle, poco prima del sentiero (sulla destra) che sale verso Cima della Stretta, prendo la traccia sul lato opposto della valle (a sinistra).



Dopo le prime fratte, trovo e seguo dei segni gialli.



Questa traccia non è proprio facile da seguire, l'ho fatta più di una volta sia a salire sia a scendere, e non trovo grosse difficoltà.



Arrivo in un punto panoramico, il tempo di fare due foto e rientro nel bosco.





Il "sentiero", bene o male, segue la cresta e quando esco nuovamente dal bosco, le difficoltà di orientamento sono finite.



Verso le 09:00 raggiungo Cima Tarì (1467 mt).





Mi aspetta ancora una lunga camminata, ma a differenza di prima, ho una visuale spettacolare!





Poco dopo il bivio per il rifugio Fonte Tarì, incontro alcune persone che scendono. Sono soci di un gruppo appassionato di montagna che ha ristrutturato e gestisce proprio il rifugio Fonte Tarì (http://www.rifugiofontetari.it/). Complimenti!







Proseguo imperterrito la cresta ed alle 12:00 sono su Cima dell'Altare (2542 mt).



Per fortuna il gran caldo è mitigato da una piacevole aria fresca. Mangio mezzo panino e riparto.





Ormai manca poco al punto più alto della Majella.



Alle 13:10 sono sul Monte Amaro (2793 mt)



La cima è molto affollata e questo non può altro che farmi piacere. C'è perfino qualcuno che è salito in mountain bike da Campo di Giove.



Da una parte ammiro i tre portoni e dall'altra la piana di Femminamorta.





Scendo in direzione di Fara San Martino notando che nei nuovi cartelli del Parco della Majella, i tempi di percorrenza considerano anche i 5 minuti. Che perfezione!







Il rifugio Manzini esternamente è stato ristrutturato.



Internamente c'è ancora tanto lavoro da fare...



In discesa vado abbastanza spedito, anche perchè fino a Bocca dei Valloni non c'è anima viva (nemmeno un mulo).







Nella sala del monaco mangio l'altro mezzo panino (senza il bicchiere di vino).



A Fonte Milazzo (ore 15:10) il carico d'acqua è obbligatorio.





Alle 16:40 sono di nuovo alla macchina chiudendo l'anello.
Al bar mi affogo nella birra



Bella, bellissima, stupenda escursione di grande soddisfazione. A chi la volesse fare, consiglio di portarsi almeno 75 litri d'acqua.


Viva la Majella e chi la rispetta!


2 Commenti
Articolo del 11 Sep 2017 by Marco
by alfredo @ 14 Sep 2017 10:33 pm
Vabbè dai. Solo dieci ore per fare tutto quel dislivello! Mica ti devi allenare per una spedizione sule Ande! wink
by fausto_74 @ 17 Sep 2017 05:45 pm
Questo giro merita di essere fatto almeno una volta l'anno.

Bravo marco
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