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28-04-2018 Valle dell'Inferno
Oggi faccio parte della squadra MBM (Massimo, Barbara, Marco) ed il nostro obiettivo è quello di risalire il più possibile la Valle dell'Inferno.
Non sapendo cosa troveremo nei meandri della valle, ci portiamo tutta l'attrezzatura per scalare il Monte Bianco. Carichi come i muli, partiamo alle 08:00 dal Balzolo di Pennapiedimonte.
Percorriamo quasi tutta la sterrata e dopo l'area pic-nic del Linaro giriamo a sinistra seguendo il sentiero G2.



Il sentiero conduce alle Gobbe di Selvaromana ma ad un tornante giriamo a sinistra per scendere nella Valle di Selvaromana.



A volte ci sembra di osservare dei paesaggi peruviani





Per raggiungere il fondo della valle bisogna superare lo scivolosissimo e famosissimo "pipe step" (passaggio del tubo). La discesa è facilitata da una corda fissa.



Saltiamo da una sponda all'altra del torrente compiendo dei veri e propri atti di equilibrismo su tronchi bagnati.





Dopo una mezz'oretta di cammino dal tubo, due grandi massi sembrano sbarrare la strada. Siamo arrivati al bivio con la Valle dell'Inferno. Sfrattiamo a sinistra ed imbocchiamo la valle, abbandonando il corso del fiume.



Superiamo dei bolli rossi e degli ometti che indicano la Grotta del Diavolo (che visiteremo al ritorno).



L'ambiente è maestoso, siamo in mezzo a delle pareti altissime da cui cade di tutto: sassi a volontà, rami, alberi, camosci morti, ecc. Il casco è seriamente consigliato





Le lingue di neve ci facilitano il cammino anche se dobbiamo affrontare ugualmente dei passaggi di misto erba, neve, terra, roccia e fango.







Quando la pendenza sale, ci leghiamo in cordata. Nonostante che ogni tanto arrivano delle folate di vento caldo (cosa che ci sorprende non poco), per fortuna la neve è buona, nel senso che non è troppo molle. Chissà che giro strano compie l'aria in questo luogo demoniaco...







La valle si stringe sempre di più e si possono quasi toccare entrambe le pareti con le mani.



Siamo all'inizio della cosidetta "S" ed avanziamo sperando che la neve sia ancora abbondante.



Alle 13:00 arriviamo al capolinea. La lingua di neve è staccata dalle pareti e non è più stabile. Poco male, siamo arrivati ad un buon punto in una valle dove non ero mai stato.



Facciamo dietro front e cominciamo a scattare foto e video "muti".
https://www.youtube.com/watch?v=tEps-4pW6Ss





Tornati ai bolli rossi, saliamo ripidamente sulla destra fino alla Grotta del Diavolo (ore 14:50).



Dopo l'ampio androne d'ingresso, la grotta prosegue fino al centro della terra. Bisognerebbe tornarci con le lampade a carburo.



Ci mettiamo a fare gli scemi e veniamo cacciati dal padrone di casa (il diavolo in persona!) che per ripicca ci fa pure piovere addosso.
https://www.youtube.com/watch?v=pA1zhaZ61Gg



Così come all'andata, anche al ritorno troviamo parecchie "cocce di morto" di camosci. Poverini, mi si spezza il cuore pensando alla brutta fine che hanno fatto i miei simili...



Riaffrontiamo i passaggi dove rischiamo seriamente di farci il bagno e risaliamo il "pipe step" (ancora più scivoloso di prima).





Armati di tanta pazienza ma pieni di soddisfazione, passo dopo passo, ci avviciamo al punto di partenza.



Alle 18:20 siamo al Balzolo.



Ispirati da una frase che leggiamo in cielo, brindiamo alla salute nostra e di tutti quelli che ci vogliono bene.



E' stata un'escursione semplicemente bellissima.


Viva la montagna e chi la rispetta!
Viva il montepulciano e chi se lo beve!
Viva le sise delle monache e chi se le mangia!


1 Commenti
Articolo del 10 May 2018 by Marco
by fausto_74 @ 26 May 2018 04:13 pm
Complimenti, gita veramente INTO THE WILD!!
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