Oggi sono in compagnia della Puzzola e di Paolo detto "spara spara". Partiamo alle 07:00 dall'albergo di Campo Imperatore.
Negli zaini portiamo tutta l'attrezzatura d'alpinismo più qualche bevanda...
Percorriamo l'evidentissimo sentiero fino al "Sassone" e poi, all'attacco della "Direttissima", ci vestiamo da alpinisti.
Seguiamo il sentiero per il Bivacco Bafile ma lo lasciamo quasi subito. Deviamo sulla sinistra ed a occhio raggiungiamo una cengia obliqua che ci porta sul filo di cresta.
Ad un "piazzale" comincia la via. Ci leghiamo con le corde di color "cerasuolo" e "trebbiano" ed il capocordata Alfredo parte per il primo tiro. Il vento fa svolazzare le corde di qua e di là.
I primi passaggi sono abbastanza semplici e procediamo spediti.
Anche la maglia verde ramarro attaccata allo zaino della Puzzola sventola come una bandiera.
Quando andiamo a sbattere contro la parete, traversiamo a sinistra.
Negli anni scorsi abbiamo sempre seguito una linea di salita che usciva lungo una scomoda e stretta cengia. Oggi proviamo a seguire la linea originale che passa più a destra. Le difficoltà sono simili (direi un IV grado).
Oggi abbiamo la vena esplorativa e giunti alla sosta (un pò strettina) cerchiamo una via alternativa, ma ben presto torniamo sui nostri passi
Dopo un passaggetto un pò più impegnativo, saliamo facilmente fino alla base del tiro chiave della via. Ci aspetta un diedro/camino/fessura/placca obliqua di V grado. Il capocordata sale come una gazzella, proteggendo il passaggio con i chiodi già presenti in parete.
Paolo sale come una lucertola.
Io salgo come una scimmia, nel senso che mi tiro ai rinvii così come le scimmie si tirano ai rami.
Ora ci aspetta un friabile insieme di pietre culminante su un roccione che si tiene in piedi per grazia ricevuta.
Fedeli alla nostra vena esplorativa, invece di passare su una solida placca molto (ma molto) esposta, anche stavolta seguiamo il percorso originale, affrontando un diedrino bastardino che mi fa sputare sangue.
Siamo fuori dalle difficoltà ed ammiriamo dall'alto il Bivacco Bafile divenuto per noi un luogo di culto.
Proseguiamo di conserva facendo sempre molta attenzione.
Alle 12:50 siamo sull'affollatissima Vetta Occidentale (2912 mt)!
Il tempo di una, due, tre, quattro foto e scendiamo lungo le creste.
Quando riprendiamo la via normale ci ristoriamo a dovere con le bevande che abbiamo portato.
Alle 15:35 siamo alla macchina (ed abbiamo ancora sete...
).
Viva la montagna e chi la rispetta!!!