La nostra avventura (perchè proprio di avventura si tratta) comincia da Fonte della Padura (1275 mt). Per raggiungerla, partendo da Pescina, si va verso Pescasseroli e prima di arrivare al paese si gira (a sinistra) per Bisegna fino al primo grande tornante, dove si parcheggia. Sono le 08:50 e con gli sci ai piedi, partiamo alla conquista del Monte Palombo.
La relazione che abbiamo parla chiaro: "...Dalla fonte imboccare la sterrata; dopo una sbarra si entra in una radura, a metà di questa inizia sulla destra la traccia del sentiero...". Raggiunta la radura, veniamo ingannati da evidenti tracce di racchette ed invece di girare subito a destra proseguiamo dritti in mezzo alla valle. In pratica prendiamo il sentiero Z1 invece dello Z2...
Poco dopo, le tracce finiscono e noi continuiamo allegramente a percorrere la valle. Siamo immersi in un bosco bellissimo. In alcuni tratti sembra di essere soffocati dalla neve.
In questo scenario da favola, ad Alfredo si stacca una pelle di foca (la colla è andata). Per fortuna la ritroviamo sepolta nella neve e "ci mettiamo una pezza" con il nastro americano, sempre presente nello zaino.
La nostra marcia viene fermata da una strettoia tappata da un muretto di neve. Come fare a superarlo senza togliere gli sci e sprofondare fino al collo? Niente paura! L'incredibile Mercole tira fuori il gancio traino e ci fa saltare "agevolmente" l'ostacolo.
Dopo un'ora abbondante di marcia, ci rendiamo conto che la direzione che abbiamo preso non è propriamente il percorso più breve per arrivare in cima... Consultiamo cartina, relazione, bussola, google, isoradio e rete8. Vediamo la direzione del vento e decidiamo di tagliare "a vista" nel bosco per andare a prendere la cresta del Palombo.
Mercole ritira il gancio traino e si trasforma in un trattore/spazzaneve/turbina per farci strada nella neve alta.
Non ricordo quanti dossi, dossetti, fossi e fossetti superiamo, ricordo solo "un pò" di fatica. Ad agevolarci il cammino, ci pensa l'altra pelle di foca di Alfredo che pensa bene di staccarsi dallo sci. Stavolta, oltre al nastro, ci mettiamo anche le fascette di velcro portasci.
Finalmente vediamo un pò di luce, siamo usciti dal bosco!
Invece no. Per raggiungere la cresta dobbiamo ancora stringere i denti e continuare a traversare.
Quando usciamo realmente dal bosco si apre un paesaggio bello bello bello bello bello bello e ancora bello.
La famigerata cresta è ormai a due passi (anzi a due sci).
Quando la raggiungiamo, la soddisfazione è tanta. Ad accoglierci troviamo un sole che spacca le pietre e scioglie la neve.
Siamo nella sella che divide la cima dall'anticima. Non ci resta che percorrere l'ultima salita.
Gli alberi sembrano dei pandori ricoperti dallo zucchero a velo.
Alfredo sale con una pelle di foca in mano e l'altra semi-attaccata allo sci, ma sale lo stesso.
Ancora pochi, pochissimi metri e potremo festeggiare.
Alle 13:30 siamo in vetta al Monte Palombo (2013 mt)! Evviva!!!
Foto di vetta della formazione 3M+A (Mauro, Mercole, Marco, Alfredo).
Quasi cinque ore per salire in vetta, sono davvero tante, ma considerando il desueto percorso che abbiamo seguito, non sono poi molte
Non ci resta che scendere fino alla sella, risalire all'anticima e scendere fino al punto di partenza.
La benzina è finita e bisogna fare il pieno. Facciamo una sosta ad un distributore di Montepulciano.
La discesa è F A V O L O S A !
La polvere ci accompagna fino alla fine.
Si scia bene anche nel bosco.
Alle 15:50 siamo alla macchina.
Non possiamo non brindare con una super genziana!
Doveva essere una semplice uscita, invece gli eventi l'hanno resa abbastanza lunga e faticosa, ma anche più bella ed interessante. Splendido panorama e neve fantastica.
Viva la montagna e chi la rispetta!