In seguito al “riscaldamento” con la cascata del Rivo Chiaro, siamo pronti per scalare questa meraviglia della natura artificiale!
Giovedì 31/01/2019, ore 22:30, si parte.
La notte trascorre serena.
Venerdì 01/02/2019, ore 06:00, giungiamo nella gelida terra dei ghiacci ed un’oretta di sonno in macchina non fa male a nessuno.
Il vetrato asfalto del nostro parcheggio viene riscaldato dal piacevole tepore della caffettiera che, come una locomotiva d’altri tempi, sta per arrivare a destinazione.
Siamo tutti pronti? Ok andiamo!
E ghiaccio fu.
Iniziamo col mettere le corde dall’alto in maniera tale che tutto si svolga in estrema sicurezza.
DAI GAS!
Il nostro divertimento inizia spiccozzando le glassate pareti dando il via ad una danza che non avrà mai termine.
Come leggiadre creature di un mondo fatato saliamo delicatamente volteggiando tra i ghiacci come libellule tra i fiori di un verde prato primaverile.
Anche four of sticks man, sembra aver ritrovato l’armonia di un tempo risalendo i glaciali pendii a mo’ di aerobica gazzella nella deserta savana.
Solo lui si deve far riconoscere: il grezzo Yeti della Majella con la sua veste da muratore della Guardia, sfodera le sue piccozze come dei maleppeggio della peggior specie ed utilizzando un linguaggio, a dir poco, poco consono all’ambiente, scava letteralmente delle tracce da impianto idraulico nelle omogenee pareti vetrate della parete…jè proprije nu gnurand!
La bassissima temperatura fa in modo da appiccicare i vestiti bagnati alla parete in quanto l’acqua si congela all’istante.
La corda sembra essere diventata un filo di ferro.
La vorticosa danza sul ghiaccio continua ancora ed ancora in turbine di sensazioni mai provate, le emozioni infuse da questo luogo sono magiche ed indescrivibili.
L'amore per la montagna è talmente forte che...
...c'è persino chi da il sangue per lei!
La poesia di questa fiaba viene momentaneamente interrotta dall’incolmabile esigenza fisica di reidratare le essiccate fauci dalla importante intensità dell’attività fisica svolta.
Praticamente ci faceme na bbirr!
Riprendiamo imperterritamente la nostra arrampicata su queste meravigliose cascate provando sempre linee diverse e divertenti.
Accanto a noi ci sono alpinisti di tutte le parti del nord Italia…loro si che parlano forbito, noi invece andiamo avanti a suon di “DAI GAS!” facendo vibrare i candelotti.
Che gnorandi!
La concentrazione è massima!
Ore 12:40, in Abruzzo si pranza, qui no. Noi siamo abruzzesi però e dobbiamo indiscutibilmente rispettare le usanze.
Da buoni “terraponi”, apparecchiamo e ringraziamo il di…vino per tanta grazia.
Tanto per digerire.
Si riprendono le attività glaciatorie…e chi si fida?
Ok partiamo con la candela.
Ma vù set pazz!
In ogni caso, a turno ci proviamo con sto moccolo.
Pensavamo peggio!
Di seguito alcune immagini della nostra prestazione.
Contemporaneamente proviamo anche la colata all’interno del canyon.
Fantastica anche questa!
Ora basta, la sete è aumentata, le gole sono secche e bisogna prendere provvedimenti.
Sapete cos'è un' Abalakov? (non so se si scrive così!)
Sono due fori scavati con una vite da ghiaccio che formano un angolo di 60°, comunicanti tra di loro utilizzato in caso di emergenza per far passare al loro interno un cordino usato come ancoraggio.
Ebbene, il nostro King Lorenzo, pensa di costruirne una verticale per farci scorrere il limoncello dentro col fine di rinfrescarlo.
Salutiamo questo fantastico luogo con un brindisi degno di noi.
Alla prossima Ice Park!
Alla sera non ci resta che reintegrare le fibre rosse consumate durante questa “estenuante” attività fisica.
BUONANOTTE.
Sabato 09/02/2019
W lo sport e gli sportivi!
DAI GAS!
Si riparte verso l'Abruzzo, all'anno prossimo capra.
P.S. dimenticavo, la sera dove si festeggia? Ma a BiMo col presidente no!
GRAZIE SIGNORE DEI GHIACCI CHE CI HAI PROTETTI DURANTE QUESTA PERICOLOSA AVVENTURA!