Per qualche strana ragione, io e Manlio, ci troviamo di Venerdì vicino la chiesetta dell'abitato di Marane.
Alle 07:35 imbocchiamo il sentiero, oggi chiamato Q6, in direzione del Morrone di Pacentro.
In passato, questo sentiero l'ho percorso in più di una volta quando i segnali erano scarsi, oggi invece sono ben visibili.
Il primo tratto attraversa una distesa di alberi ed arbusti bruciati (maledetti incendi).
Una roccia indica che siamo a Colle Nusca ad una quota di 899 m, ci fidiamo.
Godiamo di uno splendido panorma su Sulmona e sull'intera Valle Peligna.
Passiamo in mezzo a grandi distese di margherite, praticamente un margherificio!
Il sentiero ha una pendenza in salita abbastanza costante, non molla mai. Al valico della Forchetta (1589 m) si apre il panorama sull'altro versante.
E' obbligatorio fare una piccola deviazione verso la grande croce di Colle delle Nocelle.
Tornati alla forchetta ci aspetta l'ultimo strappo in salita. Per andare in cima bisogna lasciare il sentiero segnato Q6 e proseguire lungo la cresta.
E' un tratto breve ma non brevissimo.
Alle 10:15 siamo in vetta al Morrone di Pacentro (1800 m).
Un'idea comune avvolge i nostri pensieri. Sarà per il caldo, per il sole che batte forte, oppure per l'aria di montagna, ma abbiamo fortemente bisogno di una bevanda
fresca e spumeggiante.
Abbiamo i minuti contati. Il tempo di visitare Picco Paolo e di sorseggiare un goccio di cerasuolo, appositamente messo in congelatore la sera prima, e ripartiamo lungo la stessa via di salita.
Alle 12:30 siamo di nuovo alle Marane. La bevanda ci aspetta!
Viva la montagna e chi la rispetta!