Campo Imperatore, ore 17:50. Sono in compagnia di Nosferatu e di Robertino lu "rustellar". Ci prepariamo per andare a vedere il tramonto sulla Vetta Occidentale del Corno Grande. L'abbigliamento di Fausto è incommentabile...
Per fortuna, nello zaino, porta tutto il materiale "serio" da montagna.
La giornata è calda e limpida.
Agili e scattanti come dei caproni di montagna, puntiamo dritti al Sassone.
All'attacco della direttissima ci mettiamo le pentole in testa.
Dentro il canale comincia il divertimento fra i semplici passaggi di roccia.
Ma il passaggio chiave non va mai sottovalutato, soprattutto se lo si affronta con gli scarponi da ghiaccio
La via è ottimamente segnata (forse anche troppo) da bandierine biancorosse, che hanno sostituito i vecchi bolli verdi.
C'è poco da dire, è sempre un piacere percorrere questa via, di giorno, di sera o di notte.
Robertino è alla sua prima ascesa su questo canale ed è contento come un bambino che assaggia per la prima volta un arrosticino.
Per scattare qualche foto artistico-poetica, nell'ultimo tratto di salita prima della cresta, ognuno passa dove vuole.
In controluce, con lo sfondo del lago di Campotosto, la sagoma di Nosferatu è inquietante. Richiama alla memoria il mitologico vampiro...
Alle 20:20 siamo sulla Vetta Occidentale (2912 m).
Il sole sta tramontando, i colori del cielo si scaldano, le stelle cominciano a spuntare, la luna si alza, le luci si fanno soffuse... in pratica non si vede più una mazza.
Meno male che ci pensa il Montepulciano a guidarci come una stella polare nella notte.
Scendiamo lungo le ghiaie della via normale e cerchiamo di scattare altre foto con diverse modalità (posa B, esposizione lunga, corta, con flash, senza flash, ecc...). Su circa duemila foto, solo qualcuna è presentabile
Prima di mezzanotte, alle 23:45, siamo alla macchina. Ci aspetta una birretta a Castel del Monte.
Viva la montagna, viva il sole e viva la luna!