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30-10-2020 Pizzo Cefalone (2533m)
Dopo una dura ed estenuante giornata lavorativa fuori zona, ecco che finalmente arriva la sera.
Cosa si fa la sera, sapendo che la mattina seguente bisogna di nuovo svegliarsi presto per andare a lavorare?
Si va in montagna ovvio!

Piazzale di Campo Imperatore (circa  2100m), ore 20:20 si parte.
Dimentico le bacchette in macchina, faccio una corsa per andarle a riprendere in macchina.

Ore 20:25, seconda partenza.
La luna ormai spuntata da tempo illumina splendidamente i nostri passi.

È difficile procedere velocemente, vista la strepitosa incantevolezza (si dice incantevolità) di questo straordinario ambiente notturno.

Il sentiero da noi calpestato è il n°1 che passa a mezza costa il versante SO della Portella.

Passo del Lupo, Passo della Portella, ed eccoci all’ultima sella prima di salire veramente.
Traversando sotto le pareti, un tenebroso strepitio, accompagnato da urla disumane mette a dura prova la tenuta delle nostre valvole cardiache.
Poffarbacco! Cosa sarà mai questo rumore infernale? (in realtà pronunciamo esclamazioni assai più colorite!)
Una scarica di pietre?
No.

Un abominevole muflone carnivoro del Gran Sasso?
No.

Un licantropo di Assergi in anticipo col plenilunio?
Ma no, è solo un innocuo stormo di uccellini (infami) che, disturbati da noi, sono volati via fragorosamente in attesa di riprendere il loro sonno.
Ok, dopo 27 minuti per far regolarizzare nuovamente il battito cardiaco, riprendiamo il cammino.
Si sale ripidamente per prati, sassi smossi e rocce rotte fino a questo interessante cartello.

Bene, secondo questo siamo in vetta!
A noi non sembra però! Ok continuiamo ugualmente.

Breve tratto con passaggi di "VII" e poi si esce in cresta.

Sono le 21:52, siamo soli sul silenzioso Cefalone  (silenzioso il cavolo! Soffia un vento!) sotto il faro lunare che placa i nostri irrequieti animi.


Primo tentativo.

Secondo tentativo.

Foto con 15 secondi di esposizione, se pubblico quella con 60 secondi mi picchiate!
22:05, rimarremmo qui per ore (non ci pensare) ma onde evitare che il gelido vento finisce per assiderare le nostre estremità, decidiamo di scendere di gran carriera.
Non ci crederete, ma la discesa è uguale alla salita, solo che invece di salire si scende.

Ore 23:27, siamo di nuovo al punto di partenza.

La nera fama e la rossa sete ci fanno consumare una fugace cena in macchina prima di prendere la via del ritorno.
Signore e signori, la trasmissione è finita, buonaseeeeeera!

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Articolo del 06 Nov 2020 by Alfredo
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