Parcheggio di Cima Alta, ore 06:45, si parte.
Nubi sul Gran Sasso.
Incontri.
Percorriamo il sentiero Ventricini fin sotto la verticale del Canale Bonacossa, poi, per evidente traccia, si punta al sinistro di due canali paralleli obliqui verso destra.
Per raggiungere l’attacco si superano alcuni tratti, anche di III.
Avete presente la serie di inconvenienti che ti fanno ritardare a bestia?
Alle 08:20 siamo all'attacco, il tempo di prepararci e dopo circa 20 minuti partiamo.
Vai.
Mentre percorriamo di conserva il fondo del canale, ricevo due telefonate alle quali non posso non rispondere (è andata via già mezz’ora!)
Ora il canale si biforca e si prende il ramo sinistro III.
Fin qui tutto bene.
Si sosta ad un terrazzo schifoso pieno di pietre e e ghiaia e si riparte spostandosi sulla destra.
Per delle placche di III si giunge sotto ad una fascia strapiombante.
La sosta consiste in un solo chiodo arrugginito del 1765...meglio integrare!
Delicatamente traverso verso sinistra (alle mie spalle c’è il nulla), metto due friend e poi rimonto un’espostissimo ma ben ammanigliato sperone, ancora avanti e supero uno strapiombetto di IV tirandomi da grezzone come uno zoticone.
Ecco il secondo inconveniente: non viene più la corda.
Aia! Non vedo neanche più mio fratello. Non posso andare ne avanti e ne dietro…cosa faccio? Taglio la corda?
Intanto per sicurezza gli mollo una sosta a friends dove ancoro sia me che Marco.
Intanto mio fratello, con la santa pazienza si avvicina a me in auto sicura (machard sulla corda) fino ad arrivare all’incastro disgraziato per sbloccarlo.
Ok, altri tre quarti d’ora andati!
Si riparte per placche fino al cengione che taglia la Prima Spalla. (cavolo, mancavano 10 metri!)
Dai attacchiamo la variante della Virgola, un enorme fessurone sulla destra della parete.
Le relazioni dicono che ci sono dei faticosi camini di IV+…siamo pronti a soffrire!
Attacco pieno di me per affrontare questo mostro.
I primi metri vanno via agevolmente, ma la pacchia dura poco!
Schiatto come Sansone contro i Filistei, ridiscendo, mi sposto, risalgo, scendo di nuovo, ci riprovo ma nulla da fare, nel camino non ci passo.
Ai lati ci sono delle placche troppo difficili per aggirarlo.
Ecco il colpo di genio: mi tolgo lo zaino e lo ancoro ad un chiodo.
Finalmente oltrepasso questo cattivone!
Parte Marco, raggiunge lo zaino, se lo toglie anche lui, gli lancio la corda, recupero gli zaini e recupero lui…che fatica! (altro tempo andato via!)
Altro tiro, altra corsa!
Si continua lungo la fessura fino al tratto chiave: uno strettissimo camino di IV+…eddai basta!
Al contrario del precedente però, a parte i primi faticosi metri ad incastro per raggiungere una protezione, si riesce ad uscire fuori e superarlo più agevolmente.
Poi per placche di III si arriva in sosta (che non c’è ma si deve costruire).
Vai Marco, parti.
Inizialmente la corda mi sale veloce, poi niente.
Aspetta, aspetta, aspetta ed ecco che viene mezzo metro.
Aspetta, aspetta, aspetta ed ecco che viene un altro mezzo metro.
Aspetta, aspetta, aspetta ed ecco che viene un altro mezzo metro ancora.
Praticamente, dopo più di mezz’ora si sente il rumore di una bottiglia di spumante che spara il suo tappo!
Ecco che si affaccia trombetta sudato come un asino e provato come uno schiavo egiziano mentre trasporta i blocchi della piramide in costruzione!
Oltre ai friend ho portato un cavatappi…
…se sapevo lo utilizzavo per stapparti dal camino!
Eccoci all’ultimo tiro:
sulla destra, bisogna aggirare uno spigolo espostissimo, non difficile (III) ma su roccia molto discutibile e poco proteggibile (a dire il vero niente proteggibile, visto che i friend che metto spaccano tutto!)
Comunque ok, con il fiato sospeso, equilibrio ed un po’ di coraggio, sono sullo spigolo e la visione sotto ai miei piedi di una imponente clessidra mi fa tornare a battere il cuore (il quale avevo temporaneamente fermato per evitare vibrazioni pericolose).
Vai con il cordino e si passa.
Ora un bel diedro camino appoggiato porta sulle semplici placche sommitali.
Alle 13:45, siamo finalmente sulla Prima Spalla!
Breve visita alla vetta del Corno Piccolo 2655m (ore 14:00)
Meritata sosta di quasi un’ora sulla Prima Spalla.
Si scende dalla normale.
Ore 15:45, Sella dei due Corni (2547m)
Quasi a terra.
Ore 17:30, sottosopra alla macchina.
Spettacolare via ricca di inconvenienti sul versante nord della Prima Spalla.
Con calma, pazienza, tranquillità ed affiatamento la difficoltà si superano, anche se si fa un po’ tardi!
Basta che alla fine si beve la birra!
DAI GAS!