Per salire sull'Antelao, il 98% delle persone passa la notte nei rifugi di appoggio, tipo il Rifugio Galassi, invece noi, dato che siamo intelligenti, partiamo vicino la Baita Sun Bar e ce lo facciamo tutta na tirata.
Sono le 06:20 e la giornata si preannuncia spettacolare. Per arrivare al rifugio Scotter tagliamo dritto per dritto lungo le piste da sci.
Il rifugio è chiuso per un guasto tecnico, quindi niente grappa per colazione
il sentiero si trasforma in un zig zag su ghiaioni fino alla forcella Piccola (ore 08:40).
Diciamo che da qui, comincia la via normale all'Antelao.
In diagonale si attraversa un vallone ghiaioso fino all'attacco della parete dove cominciano i passaggi tecnici.
Imbrago, caso, corda a portata di mano e si comincia.
I passaggi non sono difficili ma rimaniamo sempre concentrati per la roccia non solidissima e per l'esposizione.
La via non è sempre segnata ma sono sereno perchè seguo le linee di salita armoniose ed eleganti tracciate dalla mia guida personale Massimo. Molto spesso mi fa "stuccare" dritto per dritto, mi fa passare "ricio ricio" allo sdirupo mi fa fare passaggi di V invece del sentiero, ma gli voglio bene anche per questo.
A prescindere da dove si passa, la salita è davvero tosta
Superiamo le ultime difficiotà ed alle 12:00 siamo in vetta!
Strameritato bergheil!
E' banale dirlo, ma ammiriamo un panorama spettacolare.
Scendiamo lungo la stessa via ed anche stavolta passiamo un po' dove ci pare, facendo attenzione a non precipitare nel vuoto...
Alla forcella Piccola facciamo un brindisi con Stefano (di Bologna) e Massimo (di Vicenza), conosciuti lungo la salita. Stefano gira verso il Rifugio Galassi e noialtri proseguiamo la discesa.
Alle 17:45 siamo di nuovo alla macchina. Dopo una birretta per salutare Massimo, andiamo al nostro campeggio.
La sera, una corposa brocca di vino rosso non ce la toglie nessuno.
DAI GAS!!!